“I care“. Il celebre motto di don Lorenzo Milani, “Mi sta a cuore”, si addice perfettamente all’imepgno che la nostra Fondazione riserva non solo all’accoglienza e alla cura delle fragilità umane, ma anche all’ambiente, alla natura. Avere a cuore la salute dell’ambiente è avere cura di quella “casa comune” di cui siamo parte e che condividiamo assieme ad altri essere viventi. Tutelare questa “casa viva” è renderci responsabili della sua bellezza perennemente minacciata: custodirla significa dunque avere a cuore il benessere di tutti.
Del resto, questa “ecologia umana” è ciò che ormai deve coinvolgerci in prima persona e come comunità. E’ questo l’intento alla base del progetto di studio delle acque del fiume Cosa, promosso dalla Rete di scuole di Frosinone coordinate dal Dirigente professoressa Patrizia Carfagna e dal professor Matteo Affinito; una nobile impresa dai risvolti scientifici e sociali. Grazie al suo Presidente, il Comm. Tonino Boccadamo, è stato possibile l’acquisto dei materiali necessari ai rilievi e alle analisi chimico-biologiche che verranno condotte dagli studenti. Un’occasione per sviluppare competenze scientifiche e formazione avanzata, anche questa tra i valori che la Fondazione intende promuovere.
Gli studenti cominceranno oggi, 29 marzo, le loro rilevazioni, a partire dalle cascate dello Schioppo, continuando nella zona dell’ascensore inclinato, proseguendo in località Fontana Tonica e terminando presso località Pratillo. Lo studio si concluderà nel mese di Maggio e potrà fornire una verifica dettagliata sulle condizione di salute del fiume Cosa affinché, come auspicato dal progetto, il corso d’acqua ciociaro diventi una risorsa e non più un problema. “Nulla di ciò che è umano mi è estraneo”; parafrasando l’autore latino Terenzio, potremmo estendere questa verità a ciò che chiamiamo “ambiente”, la salute e la custodia del quale ci riguarda tutti.